Piano invariabile

Inclinazione rispetto al piano invariabile per i giganti gassosi:
Anno Giove Saturno Urano Nettuno
2009[1] 0,32° 0,93° 1,02° 0,72°
142400[2] 0,48° 0,79° 1,04° 0,55°
168000[3] 0,23° 1,01° 1,12° 0,55°

Per piano invariabile di un sistema planetario s'intende il piano passante attraverso il suo baricentro (centro di massa) il quale è perpendicolare al vettore del suo momento angolare.

Nel sistema solare, circa il 98% di questo contributo è da attribuire ai momenti angolari orbitali dei quattro pianeti gioviani (Giove, Saturno, Urano, e Nettuno). Esso viene chiamato anche piano laplaciano (non va confuso con il piano di Laplace) dal nome dell'astronomo francese Pierre Simon Laplace che per primo lo individuò.[4] Il piano invariabile è compreso entro 0,5° del piano orbitale di Giove,[1] e può essere considerato come la media ponderata di tutti i piani orbitali planetari.

Laplace definì il piano invariabile come il piano di massima area, dove l'area è il prodotto del raggio, o meglio della sua derivata rispetto al tempo dR/dt (vale a dire la sua velocità), moltiplicato per la massa.

  1. ^ a b MeanPlane (invariable plane) for 2009/04/03 (GIF), su home.comcast.net, 3 aprile 2009. URL consultato il 03-04-2009 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2009). (produced with Solex 10 Archiviato il 20 dicembre 2008 in Internet Archive.)
  2. ^ (EN) MeanPlane (invariable plane) for 142400/01/01 (GIF), su home.comcast.net, 8 aprile 2009. URL consultato il 10-04-2009 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2011). (produced with Solex 10)
  3. ^ MeanPlane (invariable plane) for 168000/01/01 (GIF), su home.comcast.net, 6 aprile 2009. URL consultato il 10-4-2009 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2011). (produced with Solex 10)
  4. ^ La Place, Marquis de (Pierre Simon Laplace). Mécanique Céleste, tradotto in inglese da Nathaniel Bowditch. Boston: 1829, in quattro volumi (1829–1839). Vedi volume I, capitolo V, specialmente pagina 121. Pubblicato originariamente col titolo Traite de mécanique céleste (Trattato sulla Meccanica Celeste) in cinque volumi, 1799–1825.

From Wikipedia, the free encyclopedia · View on Wikipedia

Developed by Nelliwinne